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  1. MONTAGNA VIVENTE. APOLOGO PER I NOSTRI TEMPI (LA)

    di GHOSH AMITAV Pubblicato da NERI POZZA Data Pubblicazione 11-2023 € 10,00

    C'era una volta, ai piedi dell'Himalaya, una valle dominata da un'enorme montagna coperta di neve, la cui vetta era sempre avvolta dalle nubi. Gli abitanti della Valle veneravano la montagna, danzavano per lei, su di lei cantavano e raccontavano storie. In cambio la Grande Montagna, Mahaparbat, proteggeva la gente e provvedeva ai bisogni di tutti, regalando flora e fauna dalle proprietà miracolose: rare specie di funghi, frutti squisiti, miele profumatissimo e soprattutto una noce dagli infiniti usi medicinali. Nessuno degli abitanti della Valle aveva mai osato scalare la montagna - se lo avessero fatto, avrebbero rotto il fragile equilibrio fra uomo e Natura - così come a nessuno straniero era mai stato concesso di raggiungere le sue pendici. Un giorno, tuttavia, la Grande Montagna comincia a fremere e palpitare, crepacci si aprono profondi nel cuore della Valle. Un esercito di Anthropoi, dotato di armi terribili, si sta avvicinando. E viene per restare. Forse è un sogno, forse un ricordo, forse una favola nera... eppure tutto appare così vero. In questo piccolo libro Amitav Ghosh torna con grazia e semplicità ai temi che hanno segnato la sua carriera di scrittore - le tragedie del colonialismo, lo sconvolgimento che il cambiamento climatico porta con sé - per consegnarci un apologo sul tempo presente e la nostra generazione, un racconto che è anche un monito nei confronti dell'essere umano e della sua insensata voglia di oltrepassare ogni limite.

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  2. MALEDIZIONE DELLA NOCE MOSCATA. PARABOLE PER UN PIANETA IN CRISI (LA)

    di GHOSH AMITAV Pubblicato da NERI POZZA Data Pubblicazione 10-2022 € 19,00

    Nell'aprile del 1621 a Selamon, un villaggio nell'arcipelago delle Banda, una spruzzata di minuscole isole perse tra l'Oceano Indiano e il Pacifico, un banale incidente - una lampada schiantatasi al suolo nella bale-bale, la sala riunioni requisita per sé e per i suoi da Martijn Sonck, funzionario olandese della Compagnia delle Indie orientali - innescò uno dei crimini piú efferati che la storia del colonialismo ricordi. Sonck aveva ricevuto l'ordine di distruggere il villaggio ed eliminare i suoi abitanti. Aveva, però, i nervi a fior di pelle poiché aveva percepito nell'apparente acquiescenza dei nativi un rabbioso fermento. Quando la lampada cadde, il suo nervosismo si mutò in panico. Lui e i suoi consiglieri afferrarono le armi e cominciarono a sparare a casaccio. I bandanesi, abitanti dell'unico luogo del pianeta dove cresce l'albero della noce moscata, una delle spezie di cui le grandi potenze coloniali si contendevano il mono - polio commerciale, furono massacrati, annientati senza pietà. Nelle pagine di Amitav Ghosh, questa feroce storia di conquista e sfruttamento - dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura - assurge a parabola della furia devastatrice del colonialismo occidentale e delle sue irreversibili conseguenze fino ai giorni nostri. Come in tante situazioni analoghe, il genocidio dei bandanesi cancellò dalla faccia della terra anche la loro tradizione di armonioso connubio con la natura. Se oggi il nostro futuro come specie è in pericolo, avverte Ghosh, le cause vanno ricercate a partire dalla scoperta del Nuovo Mondo e dall'apertura delle rotte attraverso l'Oceano Indiano. L'odierna crisi climatica, demografica e sociale non è, infatti, estranea all'ordine geopolitico inaugurato dai colonizzatori del Primo mondo, alla visione meccanicistica delle terre di conquista in cui la natura esiste solo in quanto risorsa da sfruttare e non come entità viva, autonoma e densa di significato; all'assoggettamento indiscriminato di «umani selvaggi» e di «non umani» come alberi, animali, paesaggi. Nella narrazione di Ghosh, i drammi del nostro presente globalizzato - migrazioni, siccità, pandemia, guerre, emergenza energetica - si ricongiungono così a episodi soltanto temporalmente remoti, in realtà così affini nella loro furia devastatrice che la maledizione della noce moscata non è affatto lontana da noi.

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  3. PALAZZO DEGLI SPECCHI (IL)

    di GHOSH AMITAV Pubblicato da BEAT Data Pubblicazione 9-2022 € 15,50

    Nel novembre del 1885, l'undicenne indiano Rajkumar, in viaggio come garzone su un sampan che risale l'Irrawaddy dal Golfo del Bengala, è costretto a fermarsi vicino a Mandalay, la capitale di un regno - il regno di Birmania - giunto ormai ai suoi ultimi giorni. La casa reale ha chiamato i sudditi a combattere contro i barbari inglesi, i quali, però, coi loro tre battaglioni di sepoy temprati da mille battaglie, hanno agevolmente travolto gli avamposti. In due settimane l'esercito birmano si è disintegrato, e il popolo si è riversato nel palazzo reale mettendo a soqquadro ogni cosa. Rajkumar, testimone casuale della fine di un impero, mentre si aggira nel vasto atrio di quello che tutti chiamano Palazzo degli specchi, con le pareti di cristallo lucente e i soffitti riflettenti, guarda stupito la gente staccare decorazioni, rompere preziose cassette delle offerte, estrarre pietre dure dal pavimento di marmo, portarsi via intarsi d'avorio dalle cassapanche di legno. Nella confusione del saccheggio, Rajkumar incontra la più bella creatura che abbia mai visto, un'ancella che vive a palazzo. L'incontro è di quelli che cambiano la vita. Perché, mentre il regno birmano si dissolve insieme allo splendore dell'orgogliosa famiglia reale, lui non dimenticherà mai lo sguardo di quella ragazza tra le pareti di specchio. Anche quando il suo destino cambierà di segno, rendendolo un uomo ricco grazie al legname delle lussureggianti foreste di tek, sempre a lei tornerà. La loro storia, e quella delle famiglie che nascono e muoiono attorno a loro, finirà per coincidere con il racconto degli splendori e delle miserie di quella terra travagliata, il «paese d'oro» a cui Rajkumar, rifugiatosi a Calcutta nei giorni della vecchiaia, guarderà con nostalgia e rimpianto.

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  4. JUNGLE NAMA. IL RACCONTO DELLA GIUNGLA

    di GHOSH AMITAV Pubblicato da NERI POZZA Data Pubblicazione 11-2021 € 18,00

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  5. ISOLA DEI FUCILI (L')

    di GHOSH AMITAV Pubblicato da BEAT Data Pubblicazione 9-2021 € 12,50

    Commerciante di libri rari e oggetti d'antiquariato, Deen Datta vive e lavora a Brooklyn, ma è nato nel Bengala, terra di marinai e pescatori. Non c'è stato perciò tempo della sua infanzia in cui le leggende fiorite nelle mutevoli piane fangose del suo paese, affascinanti storie di mercanti che scappano al di là del mare per sfuggire a dee terribili e vendicatrici, non siano state parte del suo mondo fantastico. In uno dei suoi ritorni a Calcutta, o Kolkata come viene detta oggi, Deen ha la ventura di incontrare Kanai Dutt, un lontano parente ciarliero e vanesio che, per sfidarlo sul terreno delle sue conoscenze del folklore bengali, gli narra la storia di Bonduki Sadagar, che nella lingua bengali o bangla significa «mercante di fucili». La leggenda del mercante dei fucili resterebbe tale per Deen, una semplice storia, cioè, da custodire nell'armadio dei ricordi d'infanzia, se il vanesio Kanai non aggiungesse che sua zia Nilima Bose ha visto il tempio e sarebbe ben lieta se Deen l'andasse a trovare. Comincia così, per il commerciante di libri rari di Brooklyn, uno straordinario viaggio sulle tracce di Bonduki Sadagar che dalle Sundarban, la frontiera dove il commercio e la natura selvaggia si guardano negli occhi, il punto esatto in cui viene combattuta la guerra tra profitto e Natura, lo porterà dall'India a Los Angeles, fino a Venezia.

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  6. MARE DI PAPAVERI

    di GHOSH AMITAV Pubblicato da BEAT Data Pubblicazione 10-2020 € 14,50

    È il 1838 quando la Ibis, una goletta inglese a due alberi, giunge alla foce del Gange, per dedicarsi a uno dei traffici più lucrosi dell'Impero britannico: il commercio di «delinquenti e stupefacenti», di «oppio e coolie». A bordo, vi è la ciurma più incredibile che sia dato incontrare nelle acque del Pacifico: un gruppo di lascari, i leggendari marinai che parlano una lingua tutta loro. Nel suo avventuroso viaggio, la goletta trasporta un'umanità davvero straordinaria: il figlio di una schiava liberata del Maryland; un raja in rovina; una vedova che non esita a infrangere i sacri riti della tradizione hindu; un uomo che vuole erigere un tempio alla donna che ha amato. Mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, tutti, sulla Ibis, equipaggio e passeggeri, cominciano a sentirsi «fratelli di navigazione», uniti da una comunanza che oltrepassa continenti, razze e generazioni.

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  7. FIUME DELL'OPPIO (IL)

    di GHOSH AMITAV Pubblicato da BEAT Data Pubblicazione 10-2020 € 14,50

    È il settembre del 1838 quando una terribile burrasca si abbatte sulla Ibis, la goletta a due alberi in viaggio verso Mauritius con il suo carico di «coolie», di «delinquenti». Nel fracasso della tempesta cinque fuggitivi si allontanano su una scialuppa: due lascari, i leggendari marinai che parlano una lingua tutta loro, e tre coolie: un ex lottatore strappato ai campi di papaveri indiani; il figlio di un ricco mercante di Bombay; e un raja che si è indebitato con gli inglesi ed è finito galeotto tra le stive della Ibis. Qualche giorno dopo attracca a Mauritius un brigantino ridotto anch'esso male in arnese: il Redruth di Fitcher Penrose, il cacciatore di piante che, a Port Louis, avrà di che rallegrarsi, poiché si imbatterà in uno dei più venerati orti botanici del mondo in cui hanno prestato la loro opera lo scopritore della buganvillea e quello del pepe nero. Chi, invece, non ha da essere lieto per nulla è Bahram Modi, il mercante Parsi partito da Bombay alla volta di Canton con la sua Anahita, un elegante vascello a tre alberi con la stiva di prua completamente piena di oppio. Durante la navigazione, il fortunale ha sorpreso la nave e l'intero carico di oppio si è sganciato.

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  8. DILUVIO DI FUOCO

    di GHOSH AMITAV Pubblicato da BEAT Data Pubblicazione 10-2020 € 14,50

    È il 1840 a Canton e dell'antica Fanqui-town, l'enclave straniera, è rimasto poco o nulla. I mercanti inglesi sono stati espulsi, l'intero carico d'oppio celato nelle stive delle loro navi sequestrato. Le confische imperiali cinesi, tuttavia, non passano affatto sotto silenzio a Londra. Troppo importante l'oppio per le casse della regina, e troppo grandi le opportunità di profitto in quella zona del mondo, per non scatenare una guerra sotto l'insegna della libertà di commercio. Gli uomini della Ibis - ciurma, passeggeri e coolies, i detenuti - si ritrovano nel cuore del conflitto sotto bandiere diverse, a rappresentare opposte culture, tradizioni, costumi in gioco in quel primo conflitto globale. Convinto che una spedizione britannica, favorita dal denaro dei mercanti, possa non soltanto generare enormi profitti, ma inaugurare anche un nuovo tipo di guerra in cui gli uomini d'affari siano protagonisti a pieno titolo, il proprietario della Ibis, Mr Burnham, spedisce la goletta, carica d'oppio, nelle acque del Mar Cinese Meridionale. E nomina commissario di bordo l'americano Zachary Reid, risoluto nel suo nuovo compito al servizio degli inglesi, ma sempre ossessionato dal ricordo dell'enigmatica Paulette Lambert. Capitolo finale della trilogia della Ibis.

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  9. PAESE DELLE MAREE (IL)

    di GHOSH AMITAV Pubblicato da BEAT Data Pubblicazione 11-2019 € 13,50

    Piya è appena arrivata a Canning, l'ultima fermata per i Sundarban, l'immenso arcipelago che si stende fra il mare e le pianure del Bengala e che, secondo la leggenda, è sorto il giorno in cui la treccia del dio Shiva si è disfatta e i suoi capelli bagnati si sono sciolti in un immenso e intricato groviglio. Piya, giovane biologa marina nata in Bengala ma cresciuta negli Stati Uniti, è arrivata in questo dedalo di fiumi e foreste per scandagliare le profondità marine. Sui corsi d'acqua di mezzo mondo, Piya si è sempre sentita protetta dalla sua inequivocabile estraneità, dai suoi capelli neri corti, dalla sua pelle scura, dai suoi lineamenti delicati di giovane donna indiana. Qui, in un posto in cui si sente più straniera che altrove, sa che il suo aspetto la priva di ogni protezione. Per Kanai Dutt, invece, l'interprete diretto a Lusibari per decifrare un misterioso diario lasciatogli da uno zio, l'arcipelago è soltanto il paesaggio dove poter sfoggiare l'agilità e la prontezza del viaggiatore capace di cogliere istintivamente l'attimo. Soltanto per Fokir, il pescatore, i Sundarban sono il mondo. A bordo della sua barca, fatta di canne, foglie di bambù e fragili assi di legno, Fokir conosce ogni angolo di quest'universo, e sa che qui non esistono confini tra acqua dolce e salata, fiume e mare, terra e acqua, poiché quotidianamente le maree penetrano fin dentro le pianure del Bengala e foreste e isole intere scompaiono.

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  10. ISOLA DEI FUCILI (L')

    di GHOSH AMITAV Pubblicato da NERI POZZA Data Pubblicazione 11-2019 € 18,00

    Commerciante di libri rari e oggetti d'antiquariato, Deen Datta vive e lavora a Brooklyn, ma è nato nel Bengala, terra di marinai e pescatori. Non c'è stato perciò tempo della sua infanzia in cui le leggende fiorite nelle mutevoli piane fangose del suo Paese, affascinanti storie di mercanti che scappano al di là del mare per sfuggire a dee terribili e vendicatrici, non siano state parte del suo mondo fantastico. In uno dei suoi ritorni a Calcutta, o Kolkata come viene detta oggi, Deen ha la ventura di incontrare Kanai Dutt, un lontano parente ciarliero e vanesio che, per sfidarlo sul terreno delle sue conoscenze del folklore bengali, gli narra la storia di Bonduki Sadagar, che nella lingua bengali o bangla significa «mercante di fucili». Bonduki Sadagar era, gli dice, un ricco mercante che aveva fatto infuriare Manasa Devi, la dea dei serpenti e di ogni altra creatura velenosa, rifiutando di diventare suo devoto. Tormentato dai serpenti e perseguitato da alluvioni, carestie, burrasche e altre calamità, era fuggito, trovando riparo al di là del mare in una terra chiamata Bonduk-dwip, «Isola dei fucili». Braccato, infine, di nuovo da Manasa Devi, per placare la sua ira, era stato costretto a far erigere un dhaam, un tempio in suo onore nelle Sundarban, nelle foreste di mangrovie infestate da tigri e serpenti. La leggenda del mercante dei fucili resterebbe tale per Deen, una semplice storia, cioè, da custodire nell'armadio dei ricordi d'infanzia, se il vanesio Kanai non aggiungesse che sua zia Nilima Bose ha visto il tempio e sarebbe ben lieta se Deen l'andasse a trovare. Comincia così, per il commerciante di libri rari di Brooklyn, uno straordinario viaggio sulle tracce di Bonduki Sadagar che dalle Sundarban, la frontiera dove il commercio e la natura selvaggia si guardano negli occhi, il punto esatto in cui viene combattuta la guerra tra profitto e Natura, lo porterà dall'India a Los Angeles, fino a Venezia. Un viaggio mirabolante, che attraverserà secoli e terre, e in cui antiche leggende e miti acquistano un nuovo significato in un mondo come il nostro, dove la guerra tra profitto e Natura sembra ormai non lasciare più vie di scampo al di là dei mari.

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